Aprile 2017: il nostro professore di informatica di allora entra in aula e ci propone un progetto: realizzare un'app per un museo locale, tutti accettano con più o meno entusiasmo e in poche ore comincia la fase implementativa.
Problema 1: Quasi nessuno conosce Java nè tantomeno Android Studio quindi si è costretti a implementare tutto con MIT AppInventor 2.
Problema 2: E iOS? Purtroppo per il sistema di Apple non c'è nulla da fare, nessuno ha un Mac per usare Xcode e di un account da sviluppatore neanche a parlarne: viene 100€ annui.
Problema 3: Il prototipo di app pesava diverse centinaia di MB visto che inglobava tutti i files multimediali, in pochi all'ingresso del museo avrebbero accettato di perdere minuti per scaricare l'app tramite la rete mobile.
Preso atto di questi problemi e memore delle mie recenti esperienze positive con C# propongo al mio professore di prendere in mano il progetto sviluppando in autonomia un'applicazione web al posto dell'app Android, il professore accetta e i miei compagni sono soddisfatti della cosa (eravamo in quinta e la maturità incombeva quindi un compito in meno era sempre benvenuto).
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Cosa hanno in comune un sistemista, un webmaster e un hobbysta che realizza progetti con Raspberry Pi? Tutti e tre sono accomunati dalla necessità di modificare più o meno frequentemente dei file su un computer remoto. Tipicamente questo si fa in due modi:
- Download, modifica e caricamento del file modificato tramite client FTP o interfaccia web.
- Connessione al server via SSH e modifica diretta del file tramite editor con interfaccia a linea di comando (Vi, Vim, Emacs, Nano...)
Questi approcci possono funzionare per modifiche piccole e sporadiche ma quando la mole di lavoro cresce, ad esempio quando i file da modificare sono molti o si sta debuggando qualcosa in esecuzione sul server remoto e bisogna continuamente testare le modifiche ricaricando il file aggiornato, possono sorgere dei problemi:
- Scaricare e caricare continuamente un file fa perdere tempo, concentrazione e può causare facilmente sovrascritture accidentali con conseguenti perdite di lavoro.
- La connessione al server tramite SSH non è sempre possibile (se mantieni un sito su uno shared hosting come quello offerto da Altervista SSH è disabilitato e puoi usare solo FTP o l'interfaccia web), gli editor con interfaccia a linea di comando supportano male il copia-incolla e hanno una curva di apprendimento molto ripida (devi studiare ed esercitarti parecchio prima di poterli usare in modo efficiente) inoltre anche un utente molto esperto in questi perticolari editor potrebbe trovarsi spaesato a lavorare su macchine non sue visto che è consuetudine personalizzare pesantemente questi editor tramite shortcuts e plug-in per adattarli al proprio workflow.
Io stesso per anni ho fatto così incorrendo nei problemi sopracitati poi ho scoperto WinSCP: un client FTP/SFTP/SCP/WebDAV/Amazon S3 facile da usare e ricco di funzioni interessanti, in questo aricolo darò un introduzione al software e illustrerò le funzioni che mi hanno aiutato di più nella mia vita quotidiana da appassionato di informatica.
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